Intervista con David Marchetti della Ghiro Records

Ad una settimana dal termine del Ghiro Music Contest, che si è tenuto alla Locanda dei Massimi, il 5-12 luglio con le selezioni e sabato 16 luglio con la Gran Finale, incontriamo David Marchetti.

David Marchetti,  oggi produttore discografico della Ghiro Records, l’abbiamo incontrato in questa splendida domenica alla Locanda dei Massimi e ne abbiamo approfittato per fargli qualche domanda.

-          Da dove nasce l'idea del Ghiro Music Contest?

Il contest è nato dalla voglia di voler ascoltare canzoni inedite di artisti emergenti, che spesso e volentieri non hanno degli spazi dove farsi conoscere. Il Ghiro Contest ha dato loro questo spazio.  

-          Quali prospettive si aprono per il vincitore, in questo caso vincitrice vista la vittoria di Kavi Pratt?

Per la vincitrice si prospetta un contratto discografico, una campagna promozionale nelle radio, televisioni, stampa, con le dimensioni di un'etichetta indipendente e con uno spirito importante per riuscire ad ottenere un risultato di visibilità cercare di rendere popolare l'artista.

-          Quale consiglio darebbe ai giovani che voglio dedicarsi alla musica come professionisti?

Il consiglio che sento di dare ai giovani è quello di prepararsi.  Preparare del materiale, di fare il tutto professionalmente e di farsi guidare da professionisti del settore. Per quanto fare il cantante o il musicista, possa sembrare divertente e alle volte anche un gioco, bisogna prenderlo come un vero e proprio lavoro dove si richiede molto e impegno nonostante i pochi risultati iniziali. Molta costanza, tenacia ed ambizione.

-          Nella sua carriera ha prodotto tanti grandi. Quale ricorda con più affetto?

Ho lavorato con Anna Tantangelo,  Mariangela, alcune collaborazioni con Il Piotta, Lisa, Massimo di Cataldo e tanti altri. Artisti che hanno ottenuto risultati importanti, altri meno ed altri diventati famosi all’estero. Per alcuni ha rappresentato una fase della loro vita dove prevaleva la voglia di ottenere un risultato e non ciò che avrebbero voluto fare da grandi.

-          Come si fa a capire, a primo impatto, che una persona diventerà una star?

Diciamo che è un po’ come un colpo di fulmine. Si distingue con il suo carisma e magnetismo. Il talento è importante ma alle volte non basta ci vuole ben altro.

Ringraziamo David per averci concesso questa intevista e speriamo di rivederlo presto qui alla Locanda dei Massimi.